È il Comune di Vicenza a volere, nel 1929, la nascita della Centrale del latte di Vicenza. L’obiettivo degli Amministratori è offrire ai cittadini latte fresco igienicamente garantito, distribuito capillarmente ed equo nel prezzo. All’atto della sua fondazione, il capitale sociale è di 50 mila lire, diviso tra il Comune di Vicenza, che ne detiene la maggioranza (26 mila lire), e i produttori di latte locali. L’anno successivo il Comune cede alla società il terreno per la costruzione dello storico stabilimento di via Medici.
Nel marzo del 1931 si inizia l’attività. I produttori di latte cedono le loro quote al Comune, che diventa l’unico socio proprietario della Centrale.
Nel settembre del 1947 nasce l’Azienda municipalizzata, che rimane tale fino al gennaio 1997 quando viene trasformata in società per azioni, con un capitale nominale di 15 miliardi di lire ed il Comune di Vicenza come socio unico. Tre anni dopo, nel febbraio del 2000, il Consiglio comunale delibera la cessione dell’intero pacchetto azionario della Centrale mediante pubblico incanto.
Nel 2002 nasce una nuova compagine sociale controllata da Centrale del latte di Torino & Co. oggi diventata Centrale del Latte d’Italia S.p.a.